REGIA: Mary Harron;
ANNO/LUOGO: 2000/ U.S.A;
GENERE: thriller;
ATTORI PRINCIPALI: Christian Bale,
Willem Dafoe, Jared Leto, Josh Lucas.
"La verità è che io non sono lì"
voto: * * *
Siamo nel pieno degli anni 80 a New York; Patrick Bateman, dirigente della società finanziaria del padre, è un arrivista senza scrupoli, un uomo preciso, elegante e ossessionato dalla cura del suo aspetto esteriore.
Ma, benchè di giorno appaia come una persona normalissima, di notte qualcosa lo trasforma in un mostro...
Attratta (e chi mi può biasimare XD) da uno splendido Christian Bale e spinta dai molteplici commenti positivi mi sono addentrata nella visione di questo film, restandone in parte piacevolmente soddisfatta in parte un pò delusa, ma scendiamo in dettagli:
La trama scorre tenendoci attaccati allo schermo divertiti e sconvolti dalla follia umana legata a uomini di potere come Patrick privi di scrupoli e pronti a tutto per farsi notare e compiacere (da non scordare la mitica la scena dei biglietti da visita) anche se, man mano che il film si avvia verso il finale sentiamo qualcosa scricchiolare e difatti una volta giunti a destinazione ci resta un amarognolo in bocca che non se ne va: l'idea di fondo non è male, anzi è interessante putroppo però per certi versi mal sviluppata e gli ultimi 5 minuti di film ci lasciano un senso di smarrimento non da poco (non causato dallo stupore ma da una scena al quanto superflua).. peccato.
La trama scorre tenendoci attaccati allo schermo divertiti e sconvolti dalla follia umana legata a uomini di potere come Patrick privi di scrupoli e pronti a tutto per farsi notare e compiacere (da non scordare la mitica la scena dei biglietti da visita) anche se, man mano che il film si avvia verso il finale sentiamo qualcosa scricchiolare e difatti una volta giunti a destinazione ci resta un amarognolo in bocca che non se ne va: l'idea di fondo non è male, anzi è interessante putroppo però per certi versi mal sviluppata e gli ultimi 5 minuti di film ci lasciano un senso di smarrimento non da poco (non causato dallo stupore ma da una scena al quanto superflua).. peccato.
Tecnicamente ci troviamo difronte a un film che non azzarda effetti speciali particolari se non una misera esplosione e qualche schizzo di sangue. I colori e le scenografie ci riportano direttamente agli anni 80 così come la colonna sonora costituita da brani famosi dell'epoca.
Interessante l'idea di mostrarci l'immagine del protagonista che in ogni sequenza si riflette deformata in una diversa superfice (talvolta un coltello, uno specchio, una finestra) bello anche lo spunto nelle scene in cui lui parla normalmente mentre noi sentiamo i suoi folli pensieri!
Un'altra cosa che ho trovato a mio avviso interessante è la scena di sesso con le due prostitute: essendo un film statunitense mi sarei aspettata una scena simil porno con tipiche poppone alla Pamela Anderson condite da vestitini rosa e lenzuola color pastello, invece ci troviamo davanti una scena dominata da colori freddi, da due donne tristi e al quanto bruttine che tengono lo sguardo dello spettatore (benchè si vede tutto) concentrato sulla situazione e non su poppe e culi. Ogni tanto qualcuno che fa film con uno scopo un briciolo pensato esiste via!
Restando in tema di atmosfere poi troviamo quelle assurde degli omicidi (tra l'altro tutti fuori campo escludendo così inutili splatter) che sono particolari e spesso ironiche: Patrick da di matto e si trasforma in un cabatettista/ Jubox umano facendoci morire dal ridere! Grande!
Gli attori, escludendo Bale, che ci regala una prova egregia specie sul finale che tocca il suo apice con la famosa scena della telefonata, restano nella norma anche se il mitico Dafoe con il suo sorriso alieno ci regala sempre grandi emozioni!
Piccolo cameo da ricordare: il film che c'è alla tv durante una sequenza è "Non aprite quella porta".
In conclusione un film da vedere senza troppe pretese ma da gustarsi con cura per i diversi spunti interessanti che contiene.
Interessante l'idea di mostrarci l'immagine del protagonista che in ogni sequenza si riflette deformata in una diversa superfice (talvolta un coltello, uno specchio, una finestra) bello anche lo spunto nelle scene in cui lui parla normalmente mentre noi sentiamo i suoi folli pensieri!
Un'altra cosa che ho trovato a mio avviso interessante è la scena di sesso con le due prostitute: essendo un film statunitense mi sarei aspettata una scena simil porno con tipiche poppone alla Pamela Anderson condite da vestitini rosa e lenzuola color pastello, invece ci troviamo davanti una scena dominata da colori freddi, da due donne tristi e al quanto bruttine che tengono lo sguardo dello spettatore (benchè si vede tutto) concentrato sulla situazione e non su poppe e culi. Ogni tanto qualcuno che fa film con uno scopo un briciolo pensato esiste via!
Restando in tema di atmosfere poi troviamo quelle assurde degli omicidi (tra l'altro tutti fuori campo escludendo così inutili splatter) che sono particolari e spesso ironiche: Patrick da di matto e si trasforma in un cabatettista/ Jubox umano facendoci morire dal ridere! Grande!
Gli attori, escludendo Bale, che ci regala una prova egregia specie sul finale che tocca il suo apice con la famosa scena della telefonata, restano nella norma anche se il mitico Dafoe con il suo sorriso alieno ci regala sempre grandi emozioni!
Piccolo cameo da ricordare: il film che c'è alla tv durante una sequenza è "Non aprite quella porta".
In conclusione un film da vedere senza troppe pretese ma da gustarsi con cura per i diversi spunti interessanti che contiene.
by Midnight
CONSIGLIATO: ni.
il film è troppo legato al romanzo di bret easton ellis da cui è tratto.. e questo è il suo limite principale. certe cose rimangono davvero senza spiegazione, senza aver letto il libro.
RispondiEliminaperò l'intepretazione di christian bale di patrick bateman credo sia nell'olimpo delle migliori prove attoriali di sempre. immenso
Ho letto una ventina di volte il libro e visto altrettante volte il film e sono giunto alla conclusione che meglio di così non si poteva fare. Lo spirito e il significato del libro è rimasto inalterato, sacrificando le sequenze di pornografia/violenza estreme ovviamente impossibili da schiaffare in un film normale. Vero è che molte sequenze sono delle semplici citazioni al libro e lo spettatore che non ha letto quest'ultimo difficilmente riuscirà a coglierle. Inoltre gli eventi del libro narrano un paio di anni della vita di Bateman, per forza di cose il film fa un sunto delle sequenze più significative. Niente da dire su Bale, se non che E' Patrick Bateman. Pensare che il ruolo poteva andare a Di Caprio (ancora in versione bamboccio) mi riempie di un terrore senza nome...
RispondiElimina@Marco
RispondiEliminail romanzo non l'ho letto ma immaginavo.. Concordo con il commento su Bale: FANTASTICO!
*Midnight
AMERICAN PSYCHO non mi è affatto dispiaciuto, ma allo stesso tempo non mi ha convinto del tutto.
RispondiEliminaFunziona di più come critica del rampantismo che non come thriller.
Fatto sta che m'ha fatto venir voglia di leggere il romanzo (anche perché sono fissato con gli anni Ottanta).
E la scena dei biglietti da visita è fantastica!
Byez! :*
@Iohannes
RispondiEliminaConcordo, come ho scritto quella scena è perfetta! XD
*Midnight