REGIA: Francesco Gasperoni;
ANNO/LUOGO: 2009, Italia/Marocco;
GENERE: horror ?????;
ATTORI PRINCIPALI: Armand Assante, Robert Capelli Jr.,
Harriet MacMasters-Green, Antonio Cupo, Manuela Zanier.
"Che momento importante è se non puoi dimostrare di averlo vissuto..."
voto: * / **
Un gruppo di ragazzi si reca in Marocco per una vacanza ma appena giunti sul posto gli viene rubata la macchina fotografica così decisi ad acquistarne un'altra s'imbattono in un fotografo locale che gli fa misteriosamente dono di una costosa polaroid.
I ragazzi si rimettono in viaggio ignari che quella macchina non è una semplice macchina fotografica...
la sovrastante facciona è stata da noi medesime disegnata durante la visione del film e come incipit è tutto un programma :D!
Prima di tutto segnaliamo la dubbissssssima scelta del cast: gruppo di giovani studenti universitari (giovani?????? avranno almeno 50 anni a testa!!!) composto da un impavido sosia di Paolo Fox che interpreta il personaggio di Paul, una ormai famosisssima Manuela Zanier (arrivata direttamente dal X-Factor) che interpreta se stessa compresa canzoncina, da lei composta, in stile "My heart will go on" cantata sottovoce nel tiiiipico bosco marocchino (che in realtà è visibilmente una pineta di Viareggio mista alle foreste Casentinesi!), un beduino che sa perfettamente l'inglese doppiato in maniera dubbia da Tonino Accolla (siamo alla frutta Tonino?), uno dei ragazzi, il marocchino, che sembra non conoscere la lingua locale (ma com'è possibile visto che viene chiaramente detto che è originario del marocco??? mah..), e infine, ma non ultimo, il fotografo forense... sul quale.. beh non servono parole per descriverlo.. -___-"
Ma veniamo al resto: questo film, riconosciuto come film d'interesse culturale Nazionale dal Ministero per i beni e le attività culturali ...... O_____O (com'è stato possibile continueremo a domandarcelo a vita) segue in reatà un filo generale con un apparente senso, molte infatti le cose apparentemente illogiche che vengono spiegate e giustificate, ma ciò non basta a salvare il pessimo risultato finale.
La trama di base è la solita: gruppo di ragazzi americani alla ricerca di brividi facili in terre lontane stavolta si reca in Marocco per accamparsi in un bosco indicato dalle mappe come "infestato", dove, senza manco dirlo vengono tutti trucidati in modi assurdi (copresi inconamenti facciali ???) -__________-" che ventata di freschezza!
*ATTENZIONE SPOILER*
L'unico elemento che poteva rendere la pappardella un pò"diversa" era la "famosa" macchina fotografica demoniaca che però poi demoniaca non è -___-" e la faccenda si conclude con un ritorno al classico fantasma/serial killer con sete di sangue illimitata... yuppyyy..
La realizzazione poi è pessima: in primo luogo le ambientazioni, caratterizzate principalmente dai tipici banali effettucoli "horror" quali nebbia, fumo, ghiaccio secco, faretti boschivi che si accendono alla bisogna ad illuminarci i cadaveri, luna a bocca di Stregatto su fondo blu campionata per far da tappabuchi a scene di vuoto cosmico; per non parlare del make up "made in home" da fare invidia alle varie Horror House sparse nella Penisola...
E infine non possono mancare una sequela di domande alle quali non riceveremo MAI risposta:
-Il comportamento dei personaggi è ridicolo e totalmente casuale con azioni inutili e dialoghi a caso, ma perchè?
-Com'è possibile che il beduino fantasma sapesse della "maledizione della macchina fotografica" visto che è morto proprio vedendo il suo omicida???
-e perchè quindi mette in guardia i ragazzi dicendo che è la macchina ad uccidere quando sà benissimo che non è questa a farlo ma bensì il fantasma del fotografo???
[si potrebbe rispondere a queste 2 domande giustificando il suo comportamento con il fatto che lui non sà di essere morto ma quindi non dovrebbe nemmeno conoscere la storia della macchina, visto che MAI in nessun momento del film ci viene mostrato un contatto tra lui e il fotografo... (che il regista se per caso legge questa recensione ci contatti per delucidazioni)]
-E la linea internet risolvi/enigma, ricordiamo che siamo in mezzo al deserto, che magicamente ci rivela la vera storia del fotografo forense, che decise di affogare la sua sbornia di dolore concentrandosi sul lavoro (citazione tratta ufficialmente dai giornali grazie ai quali i ragazzi scoprono la verità XDDD)??
-e il senso della locandina?? Cosa cavolo c'entra il sorriso tagliato alla Joker sanguinante che mai, e ripetiamo Mai, appare nemmeno vagamente sul set?? BOOOOOOH!
*FINE SPOILER*
Non troviamo parole migliori per concludere se non con un:
BASTA! ai film horror italiani fatti male!
Ritiratevi o voi che tentate invano di sfiorare l'uuuuunico inimitabile genio ovvero il buon vecchio Lucio Fulci che vivrà sempre nei nostri cuori con i suoi mirabolanti capolavori.
CONSIGLIATO: no.