REGIA: Jaume Collet-Serra;
ANNO/LUOGO: 2009, U.S.A/Canada;
GENERE: drammatico/thriller;
ATTORI PRINCIPALI: Isabelle Fuhrman, Vera Farmiga, Peter Sarsgaard, C.C.Hilaria Pounder;
"Non c'è niente di male nell' essere diversi."
voto: ***
Kate e John, sconvolti dalla morte della loro terza figlia scomparsa prima di nascere, decidono di adottare un bambino già grande. Si recano così in un orfanotrofio dove rimangono subito colpiti da Esther, una bambina di origini russe molto acuta e matura per la sua età.
Decidono di adottarla, ma fin da subito il suo atteggiamento maturo desta preoccupazioni in Kate che non sa come gestire la piccola. Atteggiamenti sempre più paticolari e strani di Esther portano la coppia di genitori a continui litigi: da una parte John che continua a difendere costantemente la bimba, dall' altra Kate che invece inizia a temere per i suoi figli e per la sua vita...
Pensando che fosse un film sulla scia de Il respiro del Diavolo, che tentava penosamente di ricalcare le orme dell' intramontabile Omen, ci siamo invece piacevolmente ricredute trovandoci di fronte a dun film, nostante la prevedibilità, che si lascia guardare e che a suo modo coinvolge.
A rendere questa pellicola interessante c'è probabilmente il fatto che per una volta il connubio bimbo + "film di paura" non sia condito da elementi paranormali o occulti (e finalmente direi!); purtroppo la base tipica della solita famiglia americana in crisi trattiene il film nel solito limbo "dramma-pappardella-familiare".. e qui sorge la domanda che ci poniamo dalla nascita del nostro Labirinto del Diavolo:
"Ma perchè non sono i registi ad andare in terapia di coppia, invece dei loro personaggi?"
Siamo del 2010 cacchio!! E' l' ora di inventarsi qualcosa di innovativo!!!!
Unico spunto interessante (sebbene nel suo complesso prevedibile) è il finale, che riesce così a spiegare in maniera non fantascientifica le diverse stranezze legate alla bambina.
Tecnicamente, proprio perchè di matrice thriller, il film non si avvale di effetti speciali; anche la colonna sonora rimane nella norma così come la prova degli attori, apparte Vera Farmiga che riece a coinvolgerci nel suo dramma di madre, e la piccola Aryana Engineer (la sorellina più piccola) che tra l' altro è veramente sorda e quindi ancor più realistica. Odiosi imvece i personaggi del padre e di Esther.
Da segnalare nei contenuti speciali il "TERRRRRIFICANTE" finale alternativo che ci ha lasciato a dir poco basite °____°
CONSIGLIATO: ni.
Da segnalare nei contenuti speciali il "TERRRRRIFICANTE" finale alternativo che ci ha lasciato a dir poco basite °____°
CONSIGLIATO: ni.
3 commenti:
Questo mi manca ancora. Dopo la vostra recensione lo metto tra le cose da recuperare.
@ Roberto:
non ti aspettare scintille però.. resta comunque (a mio avviso) un filmetto da prima serata tv certo meglio di quello che uno si aspetta all' inizio, e di molte altre pellicole sul generis che abbiamo avuto modo di vedere fin ora.. ed è già qualcosa in effetti.
*Asgaroth
sono d'accordo. pur non originalissimo, è comunque più che vedibile.
la bambina protagonista è però per me davvero brava e inquietante. certo, anche odiosa, ma credo che fosse il personaggio a richiederlo
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