IDEATORE: Christopher McQuarrie;
TITOLO ORIGINALE: //;
NAZIONE: U.S.A;
GENERE: drammatico, avventura, thriller;
ANNO DI INIZIO: 2010;
ANNO DI TERMINE: 2010;
N° SERIE: 1;
N° EPISODI: 13;
DURATA EPISODI: 42 min;
COLORI: a colori.
"Cos'è questo posto?"
voto: * * *
ATTORI/PERSONAGGI PRINCIPALI:
Daisy Betts: Janet Cooper
Jason Wiles: Joe Tucker
Tina Holmes: Moira Doherty
Chadwick Boseman: sergente Graham McNair
Kate Lang Johnson: Tori Fairchild
Alan Ruck: Charlie Morse
Sean O'Bryan: Bill Blackham
Kandyse McClure: Erika Taylor
Gerald Kyd: Mark Renbe
Lola Glaudini: Kat Damatto
TRAMA:
Un gruppo di 7 persone si risveglia in delle camere di un hotel: non si conoscono fra di loro, non hanno nessuna idea di come sono finiti in quel posto, e soprattutto non sanno dove sia quel posto.
Probabilmente vittime di un rapimento, si renderanno ben presto conto però che lo scenario in cui si trovano è del tutto inusuale: non sono prigionieri nel piano dell' albergo in cui si trovano, bensì possono uscire dall' albergo (abitato soltanto da loro e da un misterioso portiere di notte), per trovarsi in una piccolissima città tipica dei sobborghi americani fornità di negozi di vestiti, banca, cinema e persino di un ristorante cinese, dove dei cuochi, che ovviamente parlano solo cinese, cucinano per loro colazione, pranzo e cena.
E' da questa strana città che non si può uscire; tutto il perimetro sembra infatti circondato da una invisibile barriera che provoca dolori incredibili a chiunque cerchi di oltrepassarla.
Tra una tortura psicologica (e non solo) e l' altra, e il sospetto che fra di loro ci sia un traditore, ai sette non resta che unire le forze e fidarsi l' uno dell' altro nel tentativo di sopravvivere in questo misterioso incubo..
COMMENTO:
Già guardando la prima puntata di Persons Unknown è impossibile non farci tornare subito alla mente LOST; sensazione che si rafforza sempre più andando avanti, soprattutto quando si inizia a parlare di una "misteriosa organizzazione".
Sebbene l' idea di base (per quanto non originale) sia interessante e dia la possibilità di molteplici sviluppi, sin dall' inizio si cerca un po' troppo spesso di inserire situazioni surreali che la serie non riesce a supportare dando vita ad una sceneggiatura traballante e spesso non poco chiara, che forse proprio nel tentativo di ispirarsi al già sopracitato e ben più riuscito LOST, cerca volontariamente di rimanere fumosa e di inserire elementi misteriosi, che però non riescono in questo caso ad avere il giusto compimento.
Da apprezzare a questo proposito la sua brevissima durata, di appena 13 episodi.
Tecnicamente ci troviamo di fronte ad una serie che resta ampiamente negli standard del genere sia per riprese, che per musiche o montaggio; da bocciare senza indugio però tutto l' aspetto "efetti speciali" che più fittizzi di così non si poteva -_-
Anche gli attori rimangono decisamente negli standard da telefilm americano, facendoci empatizzare coi personaggi quel tanto che basta; sarebbe sicuramente stato meglio se la sceneggiatura avesse dato loro una maggiore introspezzione (come una serie di questo tipo avrebbe richiesto) e reazioni più realistiche.
Nel complesso Persons Unknown riesce comunque ad avere una sua (seppur minima) dignità, ed il finale non buonista riesce a farlo rimanere in uno standard sufficiente, facendo presagire perciò una eventuale seconda stagione, che nel caso si spera stavolta connotata da una più forte identità peronale.
Jason Wiles: Joe Tucker
Tina Holmes: Moira Doherty
Chadwick Boseman: sergente Graham McNair
Kate Lang Johnson: Tori Fairchild
Alan Ruck: Charlie Morse
Sean O'Bryan: Bill Blackham
Kandyse McClure: Erika Taylor
Gerald Kyd: Mark Renbe
Lola Glaudini: Kat Damatto
TRAMA:
Un gruppo di 7 persone si risveglia in delle camere di un hotel: non si conoscono fra di loro, non hanno nessuna idea di come sono finiti in quel posto, e soprattutto non sanno dove sia quel posto.
Probabilmente vittime di un rapimento, si renderanno ben presto conto però che lo scenario in cui si trovano è del tutto inusuale: non sono prigionieri nel piano dell' albergo in cui si trovano, bensì possono uscire dall' albergo (abitato soltanto da loro e da un misterioso portiere di notte), per trovarsi in una piccolissima città tipica dei sobborghi americani fornità di negozi di vestiti, banca, cinema e persino di un ristorante cinese, dove dei cuochi, che ovviamente parlano solo cinese, cucinano per loro colazione, pranzo e cena.
E' da questa strana città che non si può uscire; tutto il perimetro sembra infatti circondato da una invisibile barriera che provoca dolori incredibili a chiunque cerchi di oltrepassarla.
Tra una tortura psicologica (e non solo) e l' altra, e il sospetto che fra di loro ci sia un traditore, ai sette non resta che unire le forze e fidarsi l' uno dell' altro nel tentativo di sopravvivere in questo misterioso incubo..
COMMENTO:
Già guardando la prima puntata di Persons Unknown è impossibile non farci tornare subito alla mente LOST; sensazione che si rafforza sempre più andando avanti, soprattutto quando si inizia a parlare di una "misteriosa organizzazione".
Sebbene l' idea di base (per quanto non originale) sia interessante e dia la possibilità di molteplici sviluppi, sin dall' inizio si cerca un po' troppo spesso di inserire situazioni surreali che la serie non riesce a supportare dando vita ad una sceneggiatura traballante e spesso non poco chiara, che forse proprio nel tentativo di ispirarsi al già sopracitato e ben più riuscito LOST, cerca volontariamente di rimanere fumosa e di inserire elementi misteriosi, che però non riescono in questo caso ad avere il giusto compimento.
Da apprezzare a questo proposito la sua brevissima durata, di appena 13 episodi.
Tecnicamente ci troviamo di fronte ad una serie che resta ampiamente negli standard del genere sia per riprese, che per musiche o montaggio; da bocciare senza indugio però tutto l' aspetto "efetti speciali" che più fittizzi di così non si poteva -_-
Anche gli attori rimangono decisamente negli standard da telefilm americano, facendoci empatizzare coi personaggi quel tanto che basta; sarebbe sicuramente stato meglio se la sceneggiatura avesse dato loro una maggiore introspezzione (come una serie di questo tipo avrebbe richiesto) e reazioni più realistiche.
Nel complesso Persons Unknown riesce comunque ad avere una sua (seppur minima) dignità, ed il finale non buonista riesce a farlo rimanere in uno standard sufficiente, facendo presagire perciò una eventuale seconda stagione, che nel caso si spera stavolta connotata da una più forte identità peronale.
by *Asgaroth
CONSIGLIATO: ni.
4 commenti:
Mi ricorda un pò Gantz, manga di fantascienza parecchio interessante di qualche anno fa.
Forse andrò a recuperarlo proprio per questo.
ho visto solo la prima puntata e non mi è piaciuto per niente.
storia già vista e sentita, cast che non lascia il segno.. al finale non ci sono arrivato proprio
@ MrJamesFord:
mai sentito purtroppo :( però se mi dici che è interessante cercherò di informarmi! magari lo recupero al Lucca Comix!!
@ Marco:
si sono la prima a dire che non sia il massimo, sicuramente fra qualche anno nessuno si ricorderà più di questa serie.. però da vedere così, magari appena tornati a casa dal lavoro per staccare un po' la testa, può andare più che bene. Senza nessun impegno insomma!
*Asgaroth
Via lo dovrò vedere...
Midnight*
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