Campfire Tales - racconti del terrore




















REGIA: David Semel, Martin Kunert, Matt Cooper;
ANNO/LUOGO: 1996, U.S.A;
GENERE: horror per ragazzi;
ATTORI PRINCIPALI: Jay R. Ferguson, Christine Taylor,
Christopher Masterson, Kim Murphy.

"Perchè non ci racconti un' altra storia?"

voto: * */*

Quattro ragazzi di ritorno da un concerto finiscono fuori strada in una zona isolata: il conducente dell' altra macchina non si ferma così i 4 sono costretti a passare la notte in quell' inquetante posto dove pare siano accaduti brutali omicidi.. Per passare il tempo Cliff inizia a raccontare storie del terrore, ma qulcosa di misterioso si muove anche intorno a loro..

*Per leggere lo SPOILER seleziona la riga in nero*

Partiamo subito chiarendo che Campfire Tales va visto non come un film "serio", ma come se fosse una puntata speciale di Hai paura del buio?. Se così facciamo allora diventa davvero una visione piacevole e simpatica con addirittura qualche punta di tensione (sempre nel contesto "puntata horror per ragazzi" ovviamente).
Come nel mitico telefilm anche qui abbiamo una serie di ragazzi che davanti ad un fuoco si intrattengono raccontandosi storie dell' orrore: nella prima "The Honeymoon", girata da Matt Cooper, troviamo una coppia in luna di miele che gira con un camper a nolo; una sera si feramano in un posto appartato ma un strano uomo li avverte che qualcosa di orribile ed assetato di sangue si aggira per quei boschi; visto che è armato di fucile decidono di allontanarsi anche se in realtà non l' hanno preso sul serio.. fin quando misteriose creature li attaccheranno veramente!!
La seconda storia "People Can Lick Too" (girata da Martin Kunert, lo stesso che ha diretto il segmento iniziale) è una rivisitazione della più classica storia da campeggio: Amanda è una ragazzina di quasi 12 anni; una sera i suoi genitori escono a cena fuori e la lasciano in custodia alla sorella maggiore, che però a sua volta esce di nascosto e la lascia in sola compagnia del loro cane Odino. Amanda va a letto e per sentirsi sicura allunga la mano fuori dal letto così che il cane la possa leccare; e così fa dopo essersi spaventata per degli strani rumori... ma se in casa non ci fossero solo loro due?
Nella terza ed ultima storia "The Locket", diretta da David Semel regista anche delle sezioni dei ragazzi protagonisti, troviamo infine una bella storia di fantasmi: una ragazzo stà girando l' America in moto quando una sera questa si rompe lasciandolo bloccato sotto un temporale. Attirato da una musica familiare decide di andare a ripararsi in una casa li vicino: ad abitarla vi è solo una ragazza bellissima e muta.. fra i due scatta un feeling, ma quando cala la notte misteriosi spettri invadono la casa ripetendo all' infinito eventi saguinari..
Come già detto all' inizio questo Campfire Tales va visto come se fosse una puntata speciale di un telefilm per ragazzi a tematica horrorifica; se lo guardiamo in quest' ottica allora ci troviamo davanti a 3 storie tutte divertenti e ben realizzate: al posto di effetti speciali che sarebbero sicuramente stati pessimi, si preferisce una soluzione di vedo non vedo che risulta sempre efficace; la brevità delle storie aiuta sicuramente, visto che, specie nella seconda (secondo me la più carina ed angosciante delle tre), il montaggio e la sceneggiatura scattanti ed incalzanti ricostruiscono egregiamente quella tipica atmosfera di burlonesca inquetudine che si crea quando un gruppo di amici si racconta storie dell' orrore in un posto buio e già di per se inquetante, riuscendo anche a creare, grazie ad alcuni semplici espedienti, attimi di angosciante orrore, tipo sul finale della prima storia quando la fede del marito struscia sul tettuccio del caper, o quando nella seconda la bambina si infila nel cespuglio e una mano le sfiora la testa..
In generale tecnicamente luci, fotografia, scenografia e colonna sonora sono proprio quelli tipici di telefilm quali, appunto, Hai paura del buio?, Piccoli Brividi o le puntate horror di Dawson's Creek; nel loro standard ben realizzati.
Ma la cosa che sicuramente ho apprezzato di più è il finale della story line principale, ovvero quella dei 4 ragazzi che narrano le storielle: forviata dall' iniziale introduzione di un serial killer uncinato mi aspettavo un suo improvviso arrivo con relativa mattanza.. fortunatamente così non è e la pellicola vira inaspettatamente verso una soluzione più profonda di quanto ci si possa aspettare da una produzione di questo tipo, scelta che mi ha piacevolmente colpito e sorpreso, visto che di tutti i finali che ci possono venire in mente questo è l' ultimo a cui daremmo credito! molto bello!!

Piccola curiosità finale: il segmento del killer uncinato e la storia dei camperisti vengono citati in una delle sequenze iniziali di So cosa hai fatto, girato da Jim Gillespie solo un anno dopo questa pellicola :).
by *Asgaroth

CONSIGLIATO: ni.


3 commenti:

Belushi ha detto...

Ciao ragazze! Un classico delle storie "dell'uncino", come si dice in gergo.Confesso di apprezzare questo piccolo film,nonostante i suoi limiti.I film horror a episodi sono un must per ogni serio appassionato!Comunque appezzo molto anche Amy Smart, che non guasta.Un grande saluto!

Unknown ha detto...

@ belushi:
si nel complesso è una pellicola divertente, perfetta per una domenica pomeriggio piovosa ;)
devo dire che mi aveva attagliato, soprattutto la seconda storia XD

*Asgaroth

Boh non so mah ha detto...

Sorry ma ho postato prima su SCHF... comunque anche questo CF ha un suo perché.
Bella sta storia del revival anni '90... very good!!

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