Trick or Treat - Morte a 33 giri





















REGIA: Charles Martin Smith;
ANNO/LUOGO: 1986 / U.S.A;
GENERE: horror rock!!!!;
ATTORI PRINCIPALI: Marc Price, Tony Fields,
Ozzy Osbourne, Gene Simmons.



"I guerrieri scelti del rock domineranno l' Apocalisse!"

voto: * * (?)


Eddie è un adolescente metallaro fan sfegatato di Sammi Curr icona dell' Heavy Metal estremo.
Finalmente Curr si esibirà nella sua città, proprio nella sua scuola! Purtroppo però, poco prima del concerto, il suo idolo perde la vita tragicamente in un incendio.
Eddie è disperato e si chiude così in se stesso fino a che Nuke, suo amico dj radiofonico, non gli fa dono dell'ultimo inedito cd di Curr.
Il ragazzo, al settimo cielo, corre subito ad ascoltarlo ignaro che dentro il cd si nasconda qualcosa di spaventoso...

Attratte soltanto dal fatto che ci fosse Ozzy Osbourne nel cast, abbiamo addirittura acquistato questa pellicola (super-scontata però eh XD) Speravamo ovviamente in una trashata senza pari, e anche se a tratti regala qualche risata, Morte a 33 giri resta una pellicola fondamentalmente di una noia mortale.
Molti potevano essere gli spunti per essere un film interessante/divertente: si poteva giocare molto di più sui classici rock, sia come colonna sonora sia nell'inserimento di camei con altri personaggi famosi del rock (presenti solo Ozzy Osbourne e Gene Simmons che appaiono però di sfuggita per pochi secondi! peccato)!
ecco qui il buon vecchio Ozzy.. peccato che sia quasi irriconoscibile!
Si poteva anche tentare la via dello splatter-trash stile "La Casa" (per intenderci), invece ci si avvicina di più al comedy stile "Il tempo delle mele" mixato con Piccoli Brividi °_° maddai!
Sul lato tecnico, inaspettatamente, il film risulta essere condito di qualche effetto speciale piuttosto buono per essere fine anni 80 (ci riferiamo soprattutto alle scene di interazione fra il fantasma e la tv) e, scegliendo il vedo-non vedo, si rimane coerenti con il basso budget che altrimenti poteva s-cadere in cose orribilanti!
Gli attori restano tutti nell' anonimato escluso il mitico Tony Fields/Sammi Curr che ci regala un live da brivido comprese acrobazie epiche! ..cosa che purtroppo non succede col doppiaggio, specie quello del protagonista che sembra avere 40 anni suonati e spesso è pure fuori sincro -___-" vabè..
In conclusione un filmetto che, se beccato in tv, potete anche guardare per farvi due (ma proprio due) risate nel vedere Ozzy versione pastore anti-rock!
Se però pensate al noleggio, o peggio all'acquisto allora anche no!

CONSIGLIATO: no.

DOPPIA RECENSIONE: *La Migliore Offerta*



Ebbene si! per la prima volta nella lunga e gloriosa storia de Il Labirinto del Diavolo le Guardiane hanno visto un film.. e ne hanno tratto pareri a dir poco contrastanti!!!
Perciò ecco di seguito le due recensioni di questo film così tanto chiaccherato ;)

ps. purtroppo avendo scelto di unire le recensioni in un nuovo post non siamo riuscite a salvare i commenti, abbiamo perciò pensato di rieditarli noi! se poi vorrete ricommentare di persona provvederemo a cancellare i vecchi commenti.






















REGIA: Giuseppe Tornatore;
ANNO/LUOGO: 2013/ Italia;
GENERE: Thriller, drammatico;
ATTORI PRINCIPALI: Geoffrey Rush,
Jim Sturgess, Sylvia Hoeks, Donald Sutherland.

"In ogni falso si nasconde sempre qualcosa di autentico"

Virgil Oldman è un famoso battitore d'aste. Un giorno riceve la telefonata di una misteriosa donna che gli chiede di fare una valutazione sulla sua villa. Rimastone intrigato Virgil accetta e si reca sul posto.. da questa sua scelta una serie di eventi cambieranno per sempre la sua vita...


Recensione by Midnight:
voto: * * * *

Finalmente un thriller made in Italy davvero niente male!
La Migliore Offerta è in realtà una pellicola di difficile collocamento: non è propriamente un thriller, non è un film d'amore, non è un giallo eppure riesce ad aggiudicarsi un posto tra le nostre pellicole poichè si regge fortemente su un senso di affascinante inquietitudine che ricorda molto le atmosfere alla Hitchcock riuscendo ad assasomigliargli senza esagerare e senza scimmiottare.
Ed è proprio la strana trama che rende il film interessante ed invoglia lo spettatore a non abbandonare neanche per un attimo l'attenzione. Il merito, certo, va anche al carismatico protagonista egregiamente intrepretato dal grande Rush (perfetto per il ruolo); ma anche gli altri giovani attori che lo affiancano e certo non sono da meno! (doppiaggio italiano a parte, specialmente la doppiatrice di Clarire quando parla a telefono! babbabia!)
Bellissima la fotografia, molto distante dai classici film italiani, tanto da avvicinare la pellicola ad uno stile quasi nord europeo.
La colonna sonora del nostro Morricone, basata su incalzanti e martellanti violini molto hitchockiani funziona, dando al film una forte impronta inquietante, tolto nel finale dove si va ad "aprire" riportandoci alla mente i classiconi temi western made in Morricone (scelta che non mi è piaciuta gran che).
In sostanza quindi un film sicuramente da vedere!
Dai che l'Italia, in questo genere, piano piano ce la sta facendo!

CONSIGLIATO: si

- - - - -

Recensione by Asgaroth: 

voto: * *

Togliamoci subito il dente: a me questo film non è piaciuto.
Non che sia un brutto film, questo no.. semplicente mi ha.. annoiata! e parecchio, aggiungerei.
Per quanto mi riguarda questa pellicola non appartiene a nessun genere proprio di questo blog, in quanto a parte le musiche che richiamano temi Hitchockiani non imbocca mai nessuna strada che lo possa allontanare dalla categoria "drammatico", che più di qualsiasi altra gli calza a pennello.
L' idea di base sulla quale si costruisce tutta la storia diventa affascinante grazie all' ottimo Geoffrey Rush che da ottima prova di se e riesce a delineare un personaggio carismatico ed eccentrico già dalle primissime sequenze che non potrà non intrigare lo spettatore nel voler vedere come finirà la sua "tormentata storia d' amore" (sottolineo che la storia diventa interessante proprio grazie a Rush, perchè se al suo posto ci fosse stato un attore anche un pelo meno bravo questo film non si sarebbe retto neanche per un secondo, specie considerando che gli attori di contoro non sono niete di che, specie la "misteriosa" Claire/Sylvia Hoeks che sinceramente ho trovato piuttosto insulsa)
Peccato che una volta capito che lui si stà ossessionando al pensiero di conoscerla (cosa che accade praticamente subito) il film la tiri avanti all' infinito: un' ora e mezza di brodo allungato in cui viene raccontata una storia che poteva benissimo durare la metà!
A mio parere sono le tempistiche il vero dramma di questo film: non è un thriller ne un giallo quindi certo non mi potevo aspettare un susseguirsi di colpi di scena o un ritmo serrato da fiato mozzato, però anche come dramma trovo che La migliore offerta si sia dilungato un po' troppo in tutto.. forse con qualche piccolo taglietto quà e la, e una scelta stilistica (montaggio e sceneggiatura) che non si limitasse solo a fare l' occhiolino musicale ai generi sopracitati, allora avrebbe sicuramente guadagnato parecchio.
Persino nel finale ci si perde, e gli ultimi due minuti sembrano durare circa sette ore.. il che è un vero peccato perchè il colpo di scena finale (in larga parte prevedibile, ma sicuramente non banale), di una drammaticità assoluta, colpisce lo spettatore come un pugno in piena faccia lasciandoti a bocca aperta e senza parole; della serie: funzionava già benissimo così, perchè continuare all' infinito a ricamarci sopra, il tutto oltretutto condito con dei violini che da Hitchockiani si sono trasformati in melassa diabetica pura?
Peccato, peccato..
Altro punto a svantaggio (e che mi ha molto infastidito per tutta la durata della pellicola) è il continuo, appunto, voler ammiccare al thriller, ma senza fare mai nulla per avviarsi su questa strada, lasciando così la pellicola in un limbo di incompiuto.
Tecnicamente niente da eccepire: una bella fotografia, sempre molto chiara e pulita, e una straordinaria attenzione per i dettagli (la carrellata di opere d' arte che viediamo ci fa quasi male agli occhi da quanto è bella!) compongono una pellicola sicuramente di piacevole visione. Buona anche la colonna sonora di Morricone, come già accennato, peccato che sul finale si perda un po'.
Su tutto questo fa negativamente eccezzione la doppiatrice di Claire, un cane pazzesco che veramente non si può tollerare!
Che altro dire... per quanto mi riguarda una pellicola mediocre, che se girata con tutto un altro spirito avrebbe potuto essere nettamente migliore!



CONSIGLIATO: no!






Paranormal Experience 3D






















REGIA: Sergi Vizcaino;
ANNO/LUOGO: 2011, Spagna;
GENERE: horror, slasher;
ATTORI PRINCIPALI: Amaia Salamanca, Maxi Iglesias,
Luis Fernández, Úrsula Corberó, Alba Ribas. 

"Devi stare attenta a ciò che desideri,
può essere pericoloso.."

voto: *

Un gruppo di studenti di medicina viene mandato in nello sperduto ed abbandonato paesino chiamato Sussurro per accertare la presenza di uno spirito maligno che infesta quei luoghi. A capo della spedizione c'è la scettica Angela con la sorella Diana, che si rivela essere una sensitiva..
Inaspettatamente i fatti inquetanti a cui assisteranno sembrano essere legati al terribile passato delle due sorelle...

Questo Paranormal Experience è davvero un'orribile esperienza!!!
La pellicola non decolla e non atterra MAI.
Pessimi gli attori e persino i doppiatori, orridi gli effetti speciali ed il trucco, in special modo il dottore pazzo che sembra una bruttissima copia di Leatherface mixato ad il prof Moody di Harry Potter.. maddai!!!!!! orribilante!!
aiuto O_O
Trama, manco a dirlo, inesistente e neanche l' ombra di salti sulla sedia e attimi di tensione in generale.. solo la noia la fa da padrona sostenendo un gioco senza senso che si conclude (anche se sembra non finire mai @_@) con una scena finale totalmente inspiegata ed inspiegabile.
Inutile e farlocco il 3D.
Evitatelo come la peste!

CONSIGLIATO: Assolutamente no!

Calvaire


Inauguriamo il nuovo anno con questa recensione per noi tanto sentita, che siamo sicure scatenerà l' Inferno... 























REGIA: Fabrice Du Welz;
ANNO/LUOGO: 2004, Belgio/Francia/Lussemburgo;
GENERE: drammatico;
ATTORI PRINCIPALI: Laurent Lucas, Jackie Berroyer, Jean-Luc Couchard.

"Bella.... Bellaaaaaaaaaa...."

voto: * / *

Marc Stevens è un cantante, una sera mentre si stà recando alla sua prossima serata il suo furgone si blocca in mezzo ad un bosco. Seguendo le indicazioni di un uomo giunge all' hotel di Bartel, un vecchio che vive li tutto solo; Bartel si offre di aiutare Marc, ospitandolo nell' albergo finchè il furgone non sarà riparato.. ma ben presto le sue premure si trasformeranno in morbose attenzioni.......

Se ad attravi è la locandina (bellissima) come è stato per noi.. non fate il nostro stesso errore!!!!
Siamo difronte nuovamente ad una pellicola che, come The Descent ,ha letteralmente spaccato in due le opinioni del pubblico, e noi come allora ci schieriamo a spada tratta dalla parte degli stroncatori!!!
Quindi se siete fra quelli che hanno amato questa pellicola vi sconsigliamo di continuare a leggere, tanto difficilmente troveremo punti di incontro...
Per chi resta.. andiamo a noi:
La storia si apre con un intro molto lento che tarda a decollare restando per tutto il tempo sul filo di un rasoio, in bilico tra il poter diventare un bel film e l' essere una ciofeca pazzesca.
Purtroppo quando si arriva al punto di decollo... il film scivola dalla parte sbagliata e conferma i nostri timori sprofondando sempre più in un non-sense senza ritorno -_____________-
Sconvolte dalla visione, al termine, siamo tornate a leggere le recensioni che ci avevano convinto a vederlo e non possiamo che domandarci: ma abbiamo visto lo stesso film???
Si grida al miracolo chiamando "innovazioni" elementi già visti e meglio realizzati!; più che vederci citazioni o richiami a film lontanissimi (addirittura c'è chi cita Psycho O_O) noi ci vediamo piuttosto una netta somiglianza con Un Tranquillo Weekend di Paura, anch'esso incentrato sulle stesse tematiche di gran lunga meglio affrontate (pur sviluppandosi su tutt'altri toni sia parlando di sceneggiatura sia concettualmente) con ben 32 anni di anticipo e sicuramente molta più coscienza di cosa si vuole dire e come lo si vuole dire..
......?
Per non parlare poi dei vari inserimenti alla Lynch quali nanetti, danze sconclusionate e carrellate circolari con tende rosse sullo sfondo??? [Ndr. Per capire meglio vi alleghiamo i video, li trovate dopo il trailer]
 E' questa quindi la grande innovazione di Calvaire?
Se la regia avesse scelto la strada dell' "autoironia" avrebbe potuto guadagnare qualche punto, viene invece scelto di inserire elementi al limite del ridicolo in un contesto serio e drammatico finendo così per non convincere, non coinvolgere e non concludere.
L' orribile "bifolkaggine" di Small Town in confronto aveva più senso di esistere.. ed è veramente tutto dire...
E il finale che è stato vissuto come un' epifania di misticismo???
*Attenzione SPOILER*
Il povero Marc ormai seviziato nell' animo più che nel corpo si convince anche lui di essere Gloria e da la redenzione (?) al vecchio bifolco che muore inghiottito dalle "tipiche sabbie mobili del Belgio" [parola di Babol, con la quale siamo pienamente daccordo!].... In un film del genere si dovrebbe soffrire col protagonista per tutto il tempo arrivando a questo sconvolgente finale col cuore in gola, non sperando che esploda la tv insieme alla sua testa!!
*Fine SPOLIER*
Non essendo state coinvolte dal resto della pellicola ovviamente questo finale non ci ha detto proprio nulla.. e comunque niente di così sconvolgentemente innovativo a prescindere dal fatto che sia piaciuto o no.
Si può salvare solo l'ottima fotografia, purtroppo sprecata!! Il povero Benoit Debie (direttore della fotografia) che per una volta aveva fatto un buon lavoro è stato ficcato di testa nel cestino!
Bartel o Fantozzi o_O? mavvia!!!
Tecnicamente, oltre alla bellissima fotografia, niente da sagnalare; per quanto riguarda gli attori c'è da dire che i due protagonisti: Bartel/Jackie Berroyer e Marc/Laurent Lucas, per lo meno sono molto bravi.. peccato che anche le loro interpretazioni siano spesse affossate da una trama malamente sviluppata che non ci fa affezionare/empatizzare con i loro personaggi.
Esageratamente ridicolizzata, poi, la pazzia di Bartel che a più riprese si trasforma in Fantozzi O_O ---->
Insomma... il Calvario qui... è solo il nostro!

CONSIGLIATO: no. (Ma guardatelo lo stesso e diteci da che parte state..)

Trailer da NON guardare assolutamente se non ci si vuole spoilerare tutto il film -__-




SCENA DELLA SFRENATA DANZA DEI BIFOLCHI

SCENA DELLA CENA NATALIZIA
 

Miglior Cineblog del 2012!!!



Ragazzi ce l' abbiamo fatta!!!
SIAMO UFFICIALMENTE IL 
*MIGLIOR CINEBLOG DEL 2012*!!!!!
Siamo così felici che non riusciamo nemmeno ad esprimerlo a parole ;D

questo il bannerino testimonianza dell' evento!

..Per prima vogliamo ringraziare Arwen Lynch di La Fabbrica dei Sogni che a nostra completa insaputa ci ha candidate per partecipare a questa "sfida"! GRAZIE!
Poi non possiamo non ringraziare proprio Ho Voglia di Cinema, il blog che ha organizzato ed ospitato questo contest!!
..ed infine, ma non certo per importanza, RINGRAZIAMO TUTTI VOI CHE CI AVETE VOTATO!!! NOI VI AMIAMO :DDD!!!! è soltanto merito vostro se siamo andate avanti fino a questo punto, divertendoci come matte, facendo compiere 5 anni a questo piccolo macabro spazio virtuale (che noi amiamo proprio come se fosse un bimbo in carne ed ossa ;p!) che conta all' attivo ben 205 recensioni pubblicate (e molte altre pronte per essere sfornate..) quindi senza di voi non saremmo arrivate proprio da nessuna parte.. grazie, grazie mille!!!
Un 2012 quindi estremamente fruttuoso per il Labirinto che prima ha raggiunto il fatidico traguardo di 200 recensioni cinematografiche, festeggiate con la pubblicazione dell' ultimo capitolo di The Twilight Saga (mwahahahaha) e adesso questo!! Speriamo di riuscire ad andare avanti per molti altri anni, truculenti come non mai ;D!! 

Grazie!


*




Chat Room - I segreti della Mente





















REGIA: Hideo Nakata;
ANNO/LUOGO: 2011, Inghilterra;
GENERE: thriller, drammatico;
ATTORI PRINCIPALI: Aaron Johnson, Imogen Poots, Matthew Beard,
Hannah Murray, Daniel Kaluuya.

"Prova a metterti in mezzo e farò diventare la tua vita un Inferno!!"

voto: * * / *

Il giovane William crea una chat, Chelsea Teens!, per cercare di fare nuove conoscenze; ben presto  altri quattro ragazzi confluiscono in questo spazio e riveladosi i propri segreti e paure iniziano a sviluppare un rapporto di amicizia, anche se virtuale. Il fondatore sembra in un primo momento crecare di aiutarli a risolvere i loro problemi; ma William non fa niente per niente...

Per come ci era stato mal presentato eravamo già pronte ad affrontare un abominio colossale, invece questo "Chat Room", pur non essendo certo un must, ci propone comunque qualche spunto interessante.
La trama infatti affronta temi pesanti e drammatici (quali depressione e suicidio) passando attraverso le storie di 5 ragazzi che si incontrano in chat; tra loro sembra nascere un' amicizia fin quando non si rendono conto che uno di loro li stà usando per i suoi scopi sadici..
Tutto questo si svolge saltellando dal mondo reale, caratterizzato da colori grigiastri e monocromatici, al mondo virtuale, molto colorato ed eccentrico; bella l' idea di realizzare quest' ambiente come se fossero vere proprie stanze personalizzabili, cosa che per chi come noi ha vissuto il periodo di boom delle chat nella sua adolescenza troverà molto realistica.
I problemi però che impediscono al film di realizzarsi a pieno sono fondamentalmente due: da una parte la lentezza nello svolgimento (benchè non sia un film da definirsi lento) che rallenta il delinearsi della trama;
dall' altra, un' eccessiva superficialità nella caratterizzazione dei perosnaggi, soprattutto perchè il film vuole basarsi interamente su di loro! Più di tutti ci manca una maggiore introspezione del protagonista, del quale finiamo per non sapere praticamente nulla, ed è un peccato.
Tecnicamente niente di nuovo sotto il sole, sia per quanto riguarda fotografia/effetti speciali, sia per la colonna sonora e per gli attori, tutti più o meno nella norma.
In sostanza un film che con una sceneggiatura più accurata ed una regia migliore (Hideo Nakata è lo stesso regista degli originali giapponesi "The Ring" e "Dark Water") avrebbe potuto dare molto di più.

CONSIGLIATO: ni.




Blog dell'anno?? CORRETE A VOTARCI!!!



Ragazzi il nostro blog è tra i candidati per poter essere eletto "IL MIGLIOR BLOG DI CINEMA 2012" *_*
ma per poter conquistare questo egregio riconoscimento ABBIAMO BISOGNO DI VOI perciò... CORRETE SUBITO A VOTARCI!!!!!

per farlo cliccate a questo link e troverete l'elenco dei blog canditati:
http://hovogliadicinema.blogspot.it/2012/12/miglior-blog-di-cinema-votate.html


GRAZIE in anticipo a tutti!!!!!!

Godspeed






















REGIA: Robert Saitzyk;
ANNO/LUOGO: 2009, USA;
GENERE: drammatico;
ATTORI PRINCIPALI: Joseph McKelheer, Cory Knauf, Courtney Halverson;
PREMI: Exceptional Artistic Achievement Award - CineVegas International Film Festival 2009.

"Dio è semplice, divina, magnifica, azione!"

voto: *

Charlie è un predicatore guaritore sposato, in crisi, con un figlio piccolo.
Una sera dopo aver litigato con la moglie esce di casa e mentre è fuori due loschi figuri irrompono in casa e uccidono la sua famiglia..
6 mesi dopo Charlie viene avvicnato da una ragazza che dice di amarlo da sempre, e gli chiede il suo aiuto per guarire il padre malato.. lui accetta, ma quello che si troverà davanti sarà ben diverso da quello che si aspettava.....

fffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffetecchia colossale!!!
Il regista ci crede tantissimo e tenta in tutti i modi di mettere su un film impegnato, fallendo però inesorabilmente, affogandoci nella noia più totale ed abrutente e con la lentezza di un bradipo senza braccia ci lascia stramazzare al suolo per due ore interminaaaaabili di film.
Saltando a piè pari il lato tecnico che, è scontatamente pessimo, ci soffermiamo più volentieri sul dire che la trama, in realtà molto semplice, diventa un inutile trip: colpa di flashback enigmatici e dialoghi lunghissimi e senza senso, che danno per scontato che lo spettatore conosca gli avvenimenti antecedenti all' omicidio.. questi elementi avrebbero invece dovuto darci delucidazioni, e non incasinarci!
Il tentativo ossessivo di Saitzyk di renderlo un "film d'autore" non trova per questo nessuno sbocco, e anzi peggiora la faccenda cercando per altro, in tutto e per tutto, di ispirasi/imitare/ricordarci "Into the Wild" : molte le inquadrature della natura selvaggia dell' Alaska che da semplici riempitivi cercano di buttare lì un senso forzatamente introspettivo.. mah.. E perchè, vogliamo forse dimenticarci del vecchio Charlie che è la copia esatta di Christopher McCandless (il tipo di Into the Wild), compresa barba???? ma per piacere!
Si salvano solo i titoli di coda.. ma sinceramente potete vivere bene anche senza averli visti! 

CONSIGLIATO: Assolutamente no!

 

1921, Il Mistero di Rookford





















REGIA: Nick Murphy;
ANNO/LUOGO: 2011, Regno Unito;
GENERE: horror, thriller, drammatico;
ATTORI PRINCIPALI: Rebecca Hall, Dominic West, Imelda Staunton,
Isaac Hempstead-Wright.

"Il buio più grande è quando non ci sforziamo di aprire gli occhi"

voto: * * * 

E' il 1921 ed è da poco finita la prima guerra mondiale; Florence Cathcart, una delle pochissime donne istruide dell' epoca, si occupa del "paranormale", o meglio si dedica a smascherare i sedicenti medium che all' epoca spopolavano dimostrando che si tratta ogni volta di impostori che mettono in scena sofisticate finzioni per lucrare sul dolore della gente..
Quando verrà contattata da un insegnate di un collegio di Rookford, dove un bambino è stato ritrovato morto dopo che aveva visto il fantasma di un altro bambino, lo stoico scetticismo di Florence verrà messo a dura prova, soprattutto quando si renderà conto che lo spirito che tormenta la scuola sembra esistere realmente.. e vuole lei!

Il Mistero di Rookford è un film che si lascia piacevolmente guardare!
Tecnicamente caratterizzato da colori sui toni del grigio, stile vecchia Londra (luogo in cui si ambienta), si avvolge in una luce soffusa effetto pastellato che lo rende molto interessante, merito anche di una buona fotografia. Non male anche il tema musicale che, anche se un po' ripetitivo e talvolta troppo epico, risulta sottolineare bene le diverse situazioni.
Unico lato negativo sono gli effetti speciali, o meglio "l' unico", ovvero il fantasma! Esageratamente computerizzato, fittizio e con il tipico pluriusato effetto "bocca allungata", orribile!! peccato -_-
La trama si apre con quella che sembra una classica storia di "caccia ai fantasmi" riuscendo però fin da subito ad interessare lo spettatore, interesse che aumenta con un primo apparente finale ed un successivo cambio di rotta che sposta l' attenzione sulla protagonista che ora diventa il personaggio chiave della storia.
Da qui lo spettatore viene maggiormente coinvolto con una serie di indizi piazzati più o meno scentemente, grazie ai quali si spinge a farsi mille idee sull' ipotetico epilogo della storia.
Noi infatti arrivate a questo punto siamo giunte a mirabolanti conclusioni nella migliore delle quali: il piccolo Tom era il figlio di Florence, Robert l' uomo che lei tanto amava e che credeva morto in guerra, e lei per qualche trauma aveva rimosso tutto ed era stata riportata li per ricordare. ahaha che menti! :D!!
Il vero finale non è proprio così, ma comunque non ha perso totalmente il senno restando una degna conclusione.
Nel complesso un thriller/drammatico guardabile e di piacevole visione!

CONSIGLIATO: si.



At the End of the Day - Un giorno senza fine






















REGIA: Cosimo Alemà;
ANNO/LUOGO: 2011, Italia;
GENERE: thriller, drammatico;
ATTORI PRINCIPALI: Stephanie Chapman-Baker, Neil Linpow,
 Lutz Michael.


"La paura ti cambia,
ti fa fare cose che non immaginavi di fare.."

voto: * * * * *

Laura approfitta delle ferie per andare a trovare la sorella Monica, e sotto il suo invito si unisce ad i suoi amici per una partita di Softair: tutti e sette si dirigono perciò in un' isolata zona boschiva dove possono giocare senza essere disturbati.. quando però Monica non fa più ritorno alla "base" si renderanno conto che la loro tranquilla domenica si stà per trasformare in un incubo..

*_____________________* wooooooooooow!!!!
Scegliere di vedere questo film, come immaginerete, non è stato per noi cosa facile visti i presupposti:
i pessimi precedenti Made in Italy in cui continuiamo ad imbatterci seguiti a ruota da un trailer che non aiuta, anzi depista parecchio lo spettatore, ci hanno sempre spaventato.
Ma fortunatamente queste dubbie premesse sono state scardinate lasciando il posto ad un' ottima scoperta!
L' opera prima di Alemà, che fino ad oggi si era dedicato solo alla realizzazione di videoclip musicali, è davvero egregia sotto tutti i punti di vista: ottimi attori (per altro tutti giovani emergenti stranieri, e la cosa dice tanto visto che per il resto il film è interamente prodotto e realizzato da un team italiano..), bellissime inquadrature, fotografia, colori e montaggio (ricordiamo poi che la pellicola è stata interamente girata con telecamera "a mano" cosa certo non di poco conto); una colonna sonora poi davvero intrigante che sottolinea perfettamente ogni situazione senza mai però essere invadente o esagerata, pur essendo molto particolare! Persino i titoli di testa acquisiscono un valore in più grazie ad essa!! Bravi!
Si vede che il regista ha lavorato per anni nel mondo della musica e dei videoclip dove l' intento è quello di rappresentare visivamente una canzone riuscendo ad esaltarla senza sovrastarne l' importanza; qui Alemà fa l' opposto: riesce ad esaltare le sue immagini scegliendo sempre ottime musiche che riescono perfettamente ad accompagnare ciò che vediamo!!
Visivamente c'è molta cura dei dettagli: nulla è a caso, persino le inquadrature di paesaggi, animali o natura in genere, che solitamente, in film come questi, fungono da riempitivi, qui sono volutamente inserite per sottolineare il fatto che anche gli aspetti più truci dell' uomo fanno parte di una natura che incurante di tutto continua inesorabilmente il suo corso.
La trama, che dice ispirarsi a fatti realamente accaduti, è davvero coinvolgente e in un crescendo di phatos e angoscia incolla con l' attack a presa rapida lo spettatore allo schermo che, nei momenti più clou, soffre come fosse sulla scena e non può far altro che trattenere il respiro insieme a loro; cosa che raggiunge il suo apice con la terribile sequenza delle due sorelle, per concludersi poi con un finale davvero terribile che ti lascia in silenzio fino all' ultimo titolo di coda.
Grande merito della riuscita di questa storia va anche agli attori (come avevamo accennato poco sopra) ed ai personaggi che interpretano: siamo si di fornte al "solito" gruppo di ragazzi che finisce nei guai, ma stavolta non sono affatto "il solito" clichè; idem per i "cattivi" che a quaesto giro sono davvero epici e crudeli all' inverosimile!
In conclusione quindi un film davvero bello, che a tratti ci ha ricordato l' altro recente ottimo Made in Italy ovvero "Shadow" di Federico Zampaglione.. che sia l' inizio di una svolta per il cinema italiano?
Con queste premesse noi speriamo proprio di si!!

PS: segnaliamo negli extra del dvd da vedere assolutamente la "danza terrificante" dello Zio, un vero must XDDDDD

CONSIGLIATO: Assolutamente si!




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